Il pivot brasiliano arrivato quest’estate ad Isola d’Asti ha trovato il primo gol stagionale, che lo ripaga di tanti sacrifici e soprattutto della limitazione arrivata da un infortunio molto fastidioso che gli ha impedito ancora di far vedere il suo valore ad un pubblico che ha già dimostrato di volergli bene

 

CORNEDO – Ultimo minuto della sfida di campionato ad Isola D’Asti. Siamo in vantaggio 3-1 e l’Avis sta premendo per riaprire la partita. Ma a chiuderla ci pensa lui, Pedro Vidoto de Aguilar, per tutti “Pedrinho”, che scaccia i fantasmi di un inizio di stagione molto complicato, segna il suo primo gol con la maglia bluamaranto, e viene travolto dall’entusiasmo di compagni e staff. Un momento che il pivot brasiliano arrivato quest’estate dopo una vita all’Alto Vicentino non dimenticherà facilmente. Assieme a “Pedro” abbiamo voluto analizzare il momento della squadra, dal successo di Isola d’Asti all’importanza di questi tre punti in un momento complicato, dalla gioia per la sua rete al prossimo impegno con l’Aosta.

 

Pedrinho, sabato scorso abbiamo vinto per 4-1 a Isola con l’Avis. Come valuti questo risultato e la prestazione della squadra?

“Credo che abbiamo interpretato la gara nella maniera giusta. Un avversario molto valido in un campo difficile. La concentrazione era al massimo per eseguire tutto che è stato preparato durante la settimana dal mister. Loro hanno una classifica bugiarda e sapevamo che arrivare lì un pizzico molli sarebbe stato una condanna. È una vittoria fortemente voluta, cercata e sudata per far ritornare un po’ di tranquillità in queste due settimane di lavoro che abbiamo prima della prossima gara”.

 

I tre punti mancavano da un mese, ed era importantissimo conquistarli: come sta la squadra, quanto sono importanti questi tre punto, e in quali aspetti ritieni ci sia da lavorare maggiormente in questo momento?

“Sono 3 punti pesantissimi anche a livello mentale, per scacciare i fantasmi e riprendere la consapevolezza nei nostri mezzi. Noi abbiamo una squadra veramente forte, una rosa varia e completa. I punti da lavorare in questo momento sono il recupero fisico di alcuni giocatori e il livello mentale”.

 

A livello personale hai trovato il tuo primo gol in maglia bluamaranto. Sei stato fortemente limitato da un fastidioso infortunio finora: come valuti il tuo inizio di stagione, come stai ora, e come ti senti in vista delle prossime partite?

“La stagione era partita benissimo con una grande preparazione atletica. Mi sono ritrovato nelle mie condizioni fisiche migliori degli ultimi anni. Poi è arrivato l’infortunio che mi ha segato le gambe. Sono molto felice per il gol. Mi pesava veramente tanto il fatto di non essermi ancora sbloccato. L’infortunio che mi ha fatto saltare tutte queste partite è una cosa nuova nella mia carriera, non mi era mai successo, così come segnare la prima rete stagionale all’ottava di campionato. Sentire l’abbraccio dei compagni e dello staff e vederli condividere la mia felicita/sollievo è stato per me emozionante. Ora sto bene dall’infortunio e mi devo solo riprendere fisicamente. Sono più che convinto che posso aiutare tantissimo la squadra e lavorerò sodo per poterlo fare”.

 

Tra due sabati sfida da circoletto rosso al Paladegasperi con l’Aosta. Quali sono le principali caratteristiche dell’avversario e che tipo di partita bisogna aspettarsi?

“Ad Aosta storicamente fanno squadre che giocano a puro calcio a 5. Ragazzi giovani tecnicamente bravi ed intensi. Sara sicuramente una battaglia perché tutti quelli che giocano contro una squadra come la nostra cercano di dare il 200%. Noi dalla nostra parte dobbiamo fare la nostra partita indipendentemente dall’avversario di fronte”.

 

Tu sei uno dei nuovi, ma soprattutto sei uno dei giocatori più esperti della categoria. Che tipo di stagione dobbiamo aspettarci d’ora in avanti?

“E’ un campionato molto equilibrato, con una classifica molto corta. Dobbiamo restare forti soprattutto alle avversità. Abbiamo un gruppo fantastico e questo ci porterà a navigare sempre in alto. Sono sicuro che sbloccando anche quel “trauma” della vittoria in casa che manca dalla prima giornata, anche a livello mentale le cose saranno più semplici per noi”.

 

Ultima cosa: dopo tanti anni da avversario, che effetto ti sta facendo giocare davanti al pubblico di Cornedo, che tipo di aiuto dobbiamo chiedere alla nostra gente che ci è sempre stata vicina?

“Non ci sono parole per descrivere la passione che si respira a Cornedo. Noi purtroppo finora non siamo riusciti a ripagarla, ed io mi metto in prima fila da questo punto di vista. So quanto ci si aspetti da me e non vedo l’ora di far divertire tutta la gente che ci segue. Una volta diventati un tutt’uno squadra e tifoseria, sarà veramente tosta per chiunque. Sta a noi il compito di farci amare e ammirare. Al pubblico non possiamo chiedere di più di quello che fanno già, soltanto di continuare a darci fiducia e sostenerci che i conti si fanno alla fine”.

 

Ufficio Stampa ASD Futsal Cornedo